L’islam coranico è una degli piu grandi problemi di carattere cultorologico, per gli padroni dell progetto Bibbia.
Le ragioni della gravitа del problema è che la dottrina della politica globale, sulla base di quale si costruiscie la politica occidentale deriva da due disposizioni:
- Tesi che riguarda la superioritа degli ebrei rispetto agli altri esseri umani e tutti gli altri esseri che sono obblighati di essere rispettosamente tolleranti verso gli ebrei;
- L’acquistamendo dell mondo con tutti i suoi abitanti e la loro proprietа sulla base del monopolio ebraico transnazionale corporativo-mafioso sull’usura.
Anche se queste disposizioni non vengono direttamente dichiarate, sono comunque applicati in un modo rigiroso per impostazione predefenita.
Il Corano nega la dottrina della superioritа degli ebrei rispetto ad altri, e ha pure un divieto categorico sulla usura, quale si caratterizza come una forma di satanismo. Anche se queste disposizioni non trovano la loro espressione nella pratica politica dei paesi musulmani che viene basato su un concetto alternativo all quello di concetto della schiavitщ biblica, e gli musulmani stessi non ce ne accorgano, comunque i padroni d’Occidente se ne rendono conto che il Corano – è una potenziale minaccia per la creazione del loro regime dell potere globale. Questo fatto gli fa venire voglia di lasciarlo nel passato storico.
Uno degli scenari, per la risoluzione del “problema dell’Islam” per i boss del occidente – le multiple iniziative:
Non è un segreto per nessuno che la civiltà moderna ha accumulato molti problemi, legati non soltanto ai fattori biosferici ed ecologici, ma anche nella sfera sociale non si intravvede il benessere. E il problema non stia tanto nell’attività di oppressione della biosfera e dei popoli, perpetrata da alcuni individui, quanto piuttosto nell’inattività di tutti gli altri! E anche nel fatto che gli scopi dichiarati dal governo troppo spesso differiscono dagli scopi, realmente posti davanti a lui. Siffatta gestione però (quando gli obiettivi conseguiti differiscono da quelli per i quali l’apparato statale dichiaratamente lavora, e per giunta questi obiettivi che vengono conseguiti non diventano manifesti neanche dopo il loro conseguimento, mentre gli scopi dichiarati si proclamano «temporaneamente non raggiunti» in forza di questi o quelli problemi; ma quello che dal punto di vista di alcuni soggetti rappresenta un problema impedente di raggiungere questo o quel scopo, può benissimo essere lo scopo della gestione di altri soggetti) può aver luogo solo nella società politicamente e gestionalmente ignorante. E le scuse del tipo: «Cosa posso fare io da solo?» che escono dalle bocche dei milioni, oppure «Il governo deve fare maggiori sforzi per assicurare il benessere di tutti!» – non aiutano a risolvere il problema, ma soltanto indicano che lo scusante è d’accordo con lo stato di cose attuale – d’accordo che esso venga governato, che qualche «élite» viva meglio di lui senza avere per questo ragioni e meriti particolari; d’accordo a non capire niente nella vita della società nel suo complesso, come se la sua vita non dipendesse dalla vita di tutta l’umanità. Ma non è così.
Ogni società in qualche modo si governa, cosicché il processo storico globale può essere considerato come il processo globale di gestione che, in primo luogo, include l’insieme dei processi gestionali regionali (politiche degli Stati regionali e delle forze internazionali non formalizzate in quanto stato: mafie, giudaismo della diaspora), e, in secondo luogo, scorre nei processi della vita terrestre e cosmica gerarchicamente superiori rispetto a lui.
Alla base della Concezione della Sicurezza Sociale sta la Teoria Sufficientemente Generale della Gestione (sufficientemente generale per poter descrivere in base a essa qualsiasi processo di gestione o autogestione). Dalla posizione della TSGG tutti i mezzi di gestione della società umana possono essere suddivisi in generici gruppi, gerarchia dei quali secondo un “ordine di priorità” si costruisce da più efficienti a meno efficienti. Questi strumenti per influenzare la società, l’uso intelligente dei quali permette di governare la sua vita, sono: